L’Arbitro Assicurativo… cosa sta accadendo?
Spiegami perché è importante il Decreto 6 novembre 2024, n. 215 del Ministero delle imprese e del made in Italy.
Cosa sta accadendo, anzi cosa è successo negli ultimi giorni? Il 24 gennaio del 2025 è entrato in vigore, definitivamente, il decreto 215 del 2024 emanato dal Ministero delle imprese e del Made in Italy. Si tratta di un provvedimento atteso davvero da molto tempo.
Ma cosa vuol dire?
Stiamo assistendo ad un ulteriore passo del percorso di affermazione delle Alternative Dispute Resolution in Italia. Ovvero dei sistemi moderni di arbitrato.
Spieghiamoci meglio, perché è un passo ulteriore? Rispetto a cosa?
Meglio precisare questo punto.
L’arbitrato, in generale, è uno strumento dedicato alla risoluzione delle controversie di carattere contrattuale che opera al di fuori della giurisprudenza ordinaria, con lo scopo di produrre un giudizio che presenti determinate caratteristiche, rispetto al giudizio ordinario, come:
- La maggiore velocità del giudizio
- La maggiore semplicità della procedura
- La particolare competenza del giudicante, generalmente viene scelto come arbitro una persona specializzata nell’argomento di cui si discute
- La grande quantità di cause pendenti in ambito civile che, inevitabilmente, condizionano il funzionamento dei sistemi giurisdizionali (non solo in Italia).
In generale comincio a capire…ma nel mondo bancassurance in particolare?
Giusto!
È importante non dimenticare che, al di là della disciplina dell’arbitrato ordinario, previsto dal codice civile, e quello straordinario, disciplinato contrattualmente dalle parti, sono previsti da qualche anno delle forme di arbitrato specializzate in ambito bancario e finanziario: l’ABF (Arbitro Bancario e Finanziario sotto l’egida della Banca d’Italia) e l’ACF (Arbitro per le Controversie Finanziarie nell’ambito della CONSOB).
Questo vuol dire che l’Arbitro Assicurativo non è una novità?
Non sono d’accordo!
La necessità della sua costituzione era evidente da anni ed è stata più volte richiesta dagli operatori del settore e dai rappresentanti dei consumatori. L’ABF e l’ACF, cui abbiamo accennato precedentemente, hanno dimostrato di essere degli efficaci strumenti per permettere ai clienti la tutela dei propri diritti ed interessi.
Non si deve mai dimenticare che quest’ultimi sono la parte debole del rapporto contrattuale esistente fra clienti – intermediari assicurativi – compagnie seppur hanno importanti interessi meritevoli di tutela.
Grazie alla loro modalità e semplicità di funzionamento, gli arbitri operanti in ambito Banca d’Italia ed CONSOB hanno dimostrato di essere uno strumento gradito e molto utilizzato dai risparmiatori.
Spiegami perché?
Riflettiamo su qualche numero. Per quanto riguarda solo l’ACF, Arbitro sulle Controversie Finanziarie, nel 2023 sono stati presentati 963 ricorsi di cui 729 ammessi. Le decisioni prese sono state per il 56,8% favorevoli al ricorrente ed hanno portato ad una cifra di 13 milioni di Euro di risarcimenti riconosciuti --> Arbitro per le Controversie Finanziarie - Relazione sull’attività svolta 2023
Sono numeri piccoli…o no?
Sono numeri che raccontano l’esistenza di uno strumento su cui si rileva una costante fiducia. Bisogna considerare che l’alternativa sarebbe andare davanti al giudice civile, strumento che a volte scoraggia il cliente meno addentro a tematiche così particolari e specifiche.
Lasciamo qualche giorno per pensarci su, ai nostri amici che ci hanno seguito fin qui… Riprenderemo il discorso e guarderemo assieme come è stato strutturato l’Arbitro Assicurativo.
A presto!
Articolo di Carlo Ruggiero