Lazio: trend assicurativi e territorio
I macro trend economici e assicurativi
Dalle analisi della Banca d’Italia “nel 2024 è proseguita la crescita dell’attività economica nel Lazio: l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) della Banca d’Italia mostra un aumento in termini reali dello 0,9 per cento, un tasso più alto di quello registrato nell’anno precedente (0,5) e leggermente superiore all’incremento del prodotto a livello nazionale (0,7)”.
Sempre secondo l’Istituto Centrale, il settore produttivo ha mostrato condizioni economiche e finanziarie positive: una quota elevata di imprese ha registrato un utile di esercizio e il livello della liquidità complessivo è ancora ad alto, cosa che ha comportato come conseguenza un rallentamento della domanda di prestiti bancari alle imprese, che hanno mostrato una flessione nonostante la diminuzione dei tassi di interesse. A fronte di questa dinamica, lail credito ai privati ha mostrato, viceversa, una dinamica positiva. In questo contesto, l’occupazione, soprattutto lato lavoratori autonomi, ha continuato a crescere (+1,7%).
Partendo da questo macro-scenario, la raccolta assicurativa complessiva ha visto una crescita, tra il 2023 e il 2024, di poco inferiore a quella registrata a livello nazionale, spinta soprattutto dalla raccolta vita, mentre i rami danni non connessi all’RC Auto hanno visto una crescita più contenuta, diversamente dalle coperture obbligatorie, queste ultime trascinate da un diffuso incremento delle tariffe.
Per quanto riguarda invece i premi medi per residenti, il mondo del “vita” si colloca ancora al di sotto della media nazionale, mentre in generale il mondo del danni (sia auto che non auto), si colloca sensibilmente al di sopra (+9%).
In aumento, infine, il rapporto premi/PIL rispetto al 2023 (5,4% nel 2024), sebbene al di sotto della media nazionale.
I protagonisti della domanda assicurativa: Popolazione e Imprese
La popolazione regionale, tra il 2018 e il 2024, si è inquadrata in una tendenza complessivamente fluttuante, in un trend complessivamente negativo (-2,7%), confermato nel corso del 2024, solo in parte sostenuto dai flussi migratori, che hanno, nel corso dei 6 anni tra il 2018 e il 2024, aumentato il loro “peso” dal 10,1% all’11,1% rispetto al totale della popolazione residente.
L’Istituto Centrale rileva che nel 2024 “secondo l’Indagine sulle imprese industriali e dei servizi (Invind) della Banca d’Italia il saldo fra le imprese con fatturato in crescita e quelle con fatturato in calo è risultato positivo”, in particolare per i settori manufatturiero e energetico/estrattivo.
Per quanto riguarda l’anno in corso, e aspettative appaiono improntate a una maggiore incertezza: “l’indagine condotta Centro Studi Unindustria sul primo semestre di quest’anno ha rilevato un forte indebolimento del clima di fiducia, che ha raggiunto il valore minimo degli ultimi tre anni”.
La Banca d’Italia infine registra, nel complesso un aumento dei depositi, che si sono attestati a circa € 176 mld, con una crescita stimata del 3% a dicembre 2024, mentre i titoli a custodia sono ammontati, alla stessa data, a circa € 137 mld, con una crescita di quasi il 13%, leggermente al di sotto di quanto rilevato sul mercato assicurativo, che mostra una crescita di +14,5% circa in ambito vita/risparmio/investimento.
La dinamica assicurativa della Regione Lazio: la distribuzione
Dall’analisi incrociata di reti bancarie e territorio, al 2024 circa 262 mila persone e quasi 14.000 imprese vivono in comuni che non hanno sportelli bancari, mentre circa 315 mila persone e poco meno di 18.000 imprese risiedono in comuni che ne hanno soltanto uno. Nel complesso quindi oltre il 50% dei comuni laziali non ha sportelli bancari sul proprio territorio con una dinamica potenzialmente molto negativa visto che circa 19% ne ha soltanto uno, a fronte di una digitalizzazione bancaria che vede il Lazio poco al di sopra della media nazionale per utilizzo di Internet Banking tra le Regioni italiane, stimando che circa il 60% della popolazione utilizza questo strumento. I maggiori protagonisti di questo processo di desertificazione sono, anche qui, le banche di grandi dimensioni, mentre quelle di media dimensione e le realtà locali si mantengo stabili, così come gli Uffici Postali.
Distribuzione bancaria 2023-2024
Fonte: elaborazione su dati Bankit e bilanci delle Banche
Se guardiamo il fenomeno nel complesso, includendo anche gli intermediari iscritti in Sezione A e B del RUI, tra il 2018 e il 2024 circa il 12% degli intermediari è andato scomparendo, di questi la flessione maggiore è rappresentata, sui 6 anni, dalle banche (-23%), mentre gli intermediari iscritti in Sezione A e B del Rui hanno visto un calo di circa l’8%, si sono invece mantenuti stabili gli Uffici Postali.
Nel contesto delle reti bancarie, le banche di grandi dimensioni hanno visto un calo del 33%, quelle di medie dimensioni una flessione del 21% mentre le banche locali hanno visto un incremento degli sportelli di circa il 6%.
La dinamica assicurativa della Regione Lazio: la raccolta premi
Sempre nell’arco temporale che va dal 2018 al 2024, i premi raccolti hanno visto tre diverse dinamiche:
- Un andamento stabile della raccolta vita, che solo nel 2024 si è posizionata al di sopra della soglia “psicologica” dei 12 mld, con una crescita sui 6 anni pari al 3%;
- Un andamento fluttuante dei premi raccolti in ambito RC Auto, dovuti anche alla dinamica delle tariffe applicate;
- Una crescita pressoché costante della raccolta dei premi del Ramo Danni diversi dall’RC Auto (+36% tra il 2018 e il 2024).
Raccolta Premi per Ramo 2018-2024
Fonte: elaborazione su dati IVASS e bilanci delle Compagnie
La dinamica della raccolta complessiva negli anni ha visto una sostanziale stabilità dei premi pro/capite, con un lieve riequilibrio a favore dei premi dedicati alla sottoscrizione di prodotti danni diversi dall’RC Auto.
Nello stesso periodo di osservazione, il “Sistema Paese” ha visto un incremento dei premi medi per residente stimabile nel 10%.
Premi pro capite per rami 2018-2024
Fonte: elaborazione su dati ISTAT, IVASS e bilanci delle Compagnie
Aggiornamento: gennaio/ giugno 2025
Desertificazione bancaria
Negli ultimi 12 mesi si sono registrate le chiusure di 62 sportelli in regione, dei quali 53 appartenenti agli Istituti di maggiori dimensioni.
La “Top 10” delle Banche della Regione, rispetto a giugno 2024, è rimasta sostanzialmente invariata, anche nel suo peso sul totale: 71%.
- UNICREDIT, SOCIETA' PER AZIONI (278)
- INTESA SANPAOLO S.P.A. (181)
- BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI ROMA - SOCIETA' COOPERATIVA (139)
- BANCA NAZIONALE DEL LAVORO S.P.A. (IN FORMA CONTRATTA BNL S.P.A.) (126)
- BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.P.A. (105)
- BPER BANCA S.P.A. (73)
- BANCO BPM SOCIETA' PER AZIONI (66)
- BLU BANCA S.P.A. (54)
- Credit Agricole Italia (49)
- BANCA POPOLARE DI SONDRIO SOCIETA' PER AZIONI (48)
Dal punto di vista della più ampia distribuzione assicurativa, è pressoché invariato il numero di Agenti e Broker operanti in regione, mentre rimane numerosa la “pattuglia” di intermediari iscritti in Sezione “E” (15.581).
Assicurazioni e dati bancari
Al fine di comparare in maniera più significativa le performance di raccolta regionali con quelle nazionali vediamo ora, sia in termini aggregati che in termini pro-capite, la fotografia di alcuni indici in relazione ai dati bancari relativi alla ricchezza regionale e, all’interno della regione, pro-capite (v. nota metodologica).
4 - Macro Indici Lazio vs Italia
Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia, IVASS e Operatori del Mercato
Dall’analisi degli indici incrociati delle disponibilità liquide e delle potenzialità commerciali derivanti dai valori dei beni immobili, si deduce (rispetto alla media nazionale) una lieve “sovra” performance, nel 2024, per quanto concerne la raccolta assicurativa danni in generale e premi danni non auto, e un’alta sovraperformance per quanto riguarda la raccolta vita.
Ulteriori evidenze si possono trarre dalle realtà territoriali/regionali simili.
Nota metodologica
1. Dati territoriali
- I dati territoriali delle reti distributive bancarie sono valutati in base agli Albi di Vigilanza della Banca d’Italia, tenendo conto delle sole reti bancarie “tout court” che esercitano il complesso dei servizi bancari.
- I dati dei distributori assicurativi (Iscritti al RUI in Sezione A e B), sono valutati in base alle evidenze delle iscrizioni al RUI alla data di stima, tenendo conto delle realtà che hanno sedi territoriali, oltre alla Direzione Generale localizzata in una specifica città.
2. Dati bancari
- I dati bancari territoriali sono tratti dai report Banca d’Italia e rielaborati sulla base dei bilanci delle realtà bancarie, tenendo conto del dato di “ricchezza”, ridefinito al fine di determinare i fondi dai quali prelevare le disponibilità destinate alla sottoscrizione di polizze assicurative, sia danni (disponibilità liquide) che vita (risparmio amministrato e risparmio gestito).
- I dati bancari nazionali sono stati ridefiniti in termini omogenei rispetto a quanto descritto nei dati bancari territoriali.
3. Dati assicurativi e dati bancari
- Si è tenuto conto delle differenze contabili: in ambito bancario il concetto di raccolta è riconducibile ad un concetto di “fondo”, mentre in ambito assicurativo rappresenta un concetto di flusso, al lordo di eventuali liquidazioni e riscatti.
- Gli indici bancari/assicurativi sono definiti in questi termini:
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- Premi danni tot/depositi: si ipotizza che, dati gli importi tariffari, le famiglie e le imprese attingano dai fondi liquidi (depositi e contanti) per sottoscrivere le polizze.
- Premi danni non auto/depositi: stessa metodologia sopra esposta.
- Premi vita raccolti/Titoli a custodia e risparmio gestito: si ipotizza che gli investimenti in polizze di risparmio/investimento derivino dal disinvestimento/scadenza di prodotti finanziari.
- Premi danni non auto/immobili: si rapportano le sottoscrizioni in prodotti danni non auto al valore stimato degli immobili, quale bene che principalmente è oggetto di maggior tutela assicurativa.
Articolo di: Sergio Pollini